mercoledì 13 marzo 2013

La lettera di Cameron e le dichiarazioni della Regina Elisabetta



Se siete preoccupati per il benessere dei figli di coppie omosessuali, posso dirvi che sto benissimo.
Sono molto amata. Tutti mi dicono che sono una bambina fortunata. Le mie madri sono la mia vita. Studiamo insieme prima di ogni interrogazione e si accertano che io vada bene a scuola. Sono stata la migliore della mia classe lo scorso anno e ogni sei settimane finivo nella Lista di Onore del Preside.
Gioco a calcio e al momento attuale mi sto allenando per il Programma di Sviluppo Olimpico il che significa che le mie mamme dedicano la maggior parte dei loro fine settimana a viaggiare per tutto lo stato perché io possa giocare con altre squadre. Gioco anche a tennis. Un paio di anni fa ho raccolto circa duecento palloni da calcio per inviarli in Liberia ai bambini che non li hanno. Ho molti amici che vogliono bene alle mie mamme. Nessuno ha mai litigato con me.
Tutto va veramente bene.

Possiamo solo immaginare la faccia stupita dei nove giudici della Corte Suprema americana quando hanno ricevuto per posta queste righe, la lettera di Cameron, bambina di appena 11 anni, che li invita a rendere legale il matrimonio gay in America.
Nove lettere indirizzate e spedite ai nove giudici della Corte Suprema che decideranno se rendere legali o meno i matrimoni gay in tutta l’America. La piccola Cameron racconta, in poche righe, la sua vita con le due mamma e di come il loro amore, che dura da ben 26 anni, la renda felice. La bambina invia anche delle foto di lei con le sue due mamma per confermare che “tutto va veramente bene.
Tra tutti i giudici solo Sonia Sotomayor ha risposto...


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